Venerdì scorso sono stato a cena a Trastevere. Sono arrivato con un po' di anticipo ed ho fatto due passi, ritrovandomi davanti alla Antica Caciara. C'erano - come sempre - un sacco di cose buone, ma l'occhio mi è caduto sulla vasca del baccalà ammollato. Preso da un raptus ne ho comprato un kilo e mezzo.
Durante la cena la busta del baccalà (ed una bella pagnotta di pane di genzano scuro...) è rimasta al sicuro nel bauletto dello scooter. La sera, come consigliatomi, ho rimesso il baccalà a mollo in acqua pulita e l'ho lasciato riposare fino al giorno dopo. Nel dubbio di come cucinarlo ho lanciato un "sondaggio" su Friendfeed: suggerimenti ne sono arrivati un bel po' (e proverò tutte le ricette) ma alla fine ho deciso di farlo alla romana, fritto in pastella.
La pastella l'ho fatta con 8 decimi di acqua gelata e 2 decimi di birra, 9 decimi di farina 00 ed un decimo di farina di riso.
Il baccalà, dopo averlo spellato (non è una operazione semplicissima senza romperlo, era la prima volta che lo facevo...) l'ho tagliato a filetti, infarinato e poi passato nella pastella.
La frittura è venuta perfetta, ed il baccalà squisito. La Peroni gelata ha accompagnato degnamente il tutto. La prossima volta però devo fare la pastella un po' più densa, perchè la pastellatura mi è venuta appena troppo sottile.