Categorie: Carne Scritto da Alessandro Nasini il 7/28/2014 8:07 PM | Comments (0)
Era tanto che volevo comprarmi una tajine ma non ero mai riuscito a trovarne una che mi convincesse come materiale. Finalmente l'ho trovata, di un materiale tecnologico e (con une certa botta di fortuna) l'ho pagata anche poco.

Per inaugurarla (e per fare un po' di pratica) ho cominciato con una preparazione semplice, che mi permettesse di controllare la cottura e correggere eventuali errori.

Ho messo sul fondo un paio di cucchiai d'olio d'oliva, poi uno strato abbondante di cipolle tagliate a fette, poi uno strato di carote a tocchetti, poi la carne a cubetti (ho usato l'immancabile spinacino) e poi le patate a fette. Per chiudere, qualche pomodorino ed alcune foglie d'alloro. In una tazza ho sciolto in acqua calda del dado vegetale ed un cucchiaio di curcuma in polvere. 


Nella foto qui sopra vedete come si presentava prima della cottura, fatta a fiamma bassa sul fornello medio e con la retina frangi-fiamma sotto. Fate solo attenzione al fatto che la chiusura della tajine non è perfettamente ermetica e quindi un po' del liquido fuoriesce.
Categorie: Carne, Finger Food Scritto da Alessandro Nasini il 3/17/2014 11:09 AM | Comments (0)

Di solito le faccio al barbecue e quindi solo con la buona stagione. Ma avevo visto in tv un programma nel quale le preparavano ed ho deciso di provare una variante invernale, cuocendole al forno. Anziché farmele tagliare e separare, me le sono fatte lasciare intere. Ho preparato un rub con aglio fresco, rosmarino fresco, paprika, pepe in grani, coriandolo, zucchero di canna e sale grosso passando tutto nel robot ed ho usato il composto per massaggiare i due lati. Ho tenuto due cucchiai del rub per le patate. Non ho messo olio nella teglia d'alluminio, infornando a 200 gradi per 40 minuti. 

Quando la carne ha cominciato a staccarsi dall'osso alle estremità ho aggiunto le patate, condite con il rub tenuto da parte e due cucchiai d'olio. Facendo cuocere per un'altra mezzora. Il risultato lo vedete: fantastico. Oltretutto, lasciando le costolette (costolone) intere, ogni commensale ha avuto una porzione completa di carne e osso da rosicchiare, cosa che con le costolette fatte a pezzi non succede mai.