Scritto da alessandro nasini il 4/30/2013 11:16 AM | Comments (0)

Pensate a del pollo al curry, ma fatelo con le polpette e servitele con del riso basmati bianco e verrà un gran piatto. Per le polpette, partite da un impasto classico con carne macinata, uova intere, sale e pane bagnato con il latte.



Non mettete però parmigiano ma abbondante coriandolo fresco tritato (se non avete il coriandolo usate del prezzemolo), un cucchiaino di agio granulare e del curry in polvere. Mentre preparate le polpettine, fate imbiondire mezza cipolla in una padella larga, senza sfumarla. A parte mescolate del latte di cocco (quello in barattolo va beneone) cone del curry in polvere, dolce o forte, come preferite. Meette a scaldare dell'olio di semi e friggeteci le polpettine, lasciandole chiare, non troppo cotte. 

Quando tutte le polpettine saranno fritte, mettetele in padella, aggiungete il latte di cocco con il curry e portate a bollore per alcuni minuti, aggiustando di sale se necessario. Nella foto vedete le polpettine fritte, ma non il piatto finito. Mi era finita la carica delle batterie e la fame era troppa...

Tags: , , , | Scritto da Alessandro Nasini il 4/12/2013 12:10 PM | Comments (0)

Io adoro i pesci marinati, sia di mare che acqua dolce. Qualche settimana fa ho avuto la fortuna di vedere nel corso di un evento come uno chef professionista marina il salmone, ed ho deciso di provarci.

Questo è quello che serve: del salmone freschissimo sfilettato e spinato, 1 kg di sale grosso, mezzo kilo di zucchero di canna, del pepe in grani, dell'aneto secco o fresco.

Per la marinatura preparate in una terrina sale, zucchero e spezie mescolando bene. Disponete uno strato di un centimetro sul fondo di una pirofila poco più grande dei filetti, che disporrete in modo che non si tocchino. Ricoprite con cura i filetti. Coprite a questo punto la pirofila con della pellicola e mettete in frigo per 6/8 ore.

Lavate e lessate con la buccia (o cuocete al vapore) delle buone patate, pelatele e lasciatele raffreddare a temperatura ambiente.

Trascorse le 6/8 ore, il sale con cui avrete marinato il salmone dovrà apparire bagnato e giallognolo ed il salmone (potete scoprirne un angolo per controllare) di un arancio molto intenso. Togliete tutto il sale, sciacquate il filetto di salmone sotto l'acqua fredda e asciugatelo subito con cura con un panno pulito (non con la carta da cucina, mi raccomando). Una volta pronto, il salmone deve essere molto compatto (avrà perso con la marinatura quasi un terzo del volume) e del colore che vedete nella foto.

A questo punto dovrete affettarlo con un coltello molto affilato (da sushi o da prosciutto). Io preferisco tagliarlo a fettina da 2 millimeri perpendicolarmente al filetto perché così rimane più integro, piuttosto che tagliarlo in diagonale come per il salmone affumicato.

Io ho accompagnato il piatto con una "salsa" fatta con Philadelphia e panna da montare in parti uguali (smattuti fino a diventare una crema), olio, sale e aneto fresco tritato molto fine.

Tags: , , , , , | Scritto da alessandro nasini il 4/9/2013 12:23 PM | Comments (0)

Dopo che mi sono intossicato per due volte con il tonno sott'olio (che adoro) mangiato fuori casa nei tramezzini ho deciso di fidarmi solo se sono io ad aprire la scatoletta.

Ora che fa un pochino più di caldo mi rifarò con delle belle insalate, a cominciare da questa: cappuccia, scarola, mais tonno e glassa di balsamico. Qualcuno inorridirà all'idea della glassa: in realtà, accettato il fatto che con l'aceto balsamico ha solo una lontana parentela, io la trovo gradevole e molto indicata con alcuni piatti (come questo) che richiedono un "dressing" che soddisfi anche l'occhio.

Tags: , , | Scritto da alessandro nasini il 4/5/2013 11:42 AM | Comments (0)

Fino alla scorsa estate non mi sarebbe mai venuto in mente di associate tagliatelle e sugo di pesce. Ma a cena in un ristorante di Numana per la prima volta ho mangiato una specie di "scoglio" con delle tagliatelle ed erano fantastiche. Quelle erano in bianco, a dire il vero, secondo la tradizione adriatica io ho provato a farla leggermente rosa.

Ho fatto scaldare appena in padella due spicchi d'aglio vestiti ed ho aggiunto interi dei pomodorini di quelli piccoli piccoli, ovali, che credo si chiamino "perini". Quando i pomodorini erano appassiti li ho schiacciati premendoli con la paletta per fare uscire la polpa. Solo a quel punto ho aggiunto i gamberi senza sgusciarli, che avevo fatto decongelare per bene. I gamberi non devono stracuocere, ma regolatevi secondo il vostro gusto. 

Nel frattempo ho lessato molto al dente le tagliatelle fatte in casa, le ho scolate piuttosto umide e le ho messe in padella facendole mantecare aggiungendo un paio di cucchiai di acqua di cottura ed un filo d'olio a crudo. Portando in tavola ho aggiunto un pochino di prezzemolo tagliato a forbice.

Tags: , , | Scritto da alessandro nasini il 3/31/2013 1:03 AM | Comments (0)

Ieri sera ho fatto tardi e sono arrivato al supermercato che stava quasi chiudendo. Corallina ce n'era per sfamare un reggimento, ma di pizza di Pasqua ne era rimasto solo un quarto molto triste e mezzo sbriciolato. Ho deciso di tentare il tutto per tutto e farla in casa.

Dopo una lunga ricerca sul web ho trovato circa una ventina di ricette, tutte diverse tra loro per ingredienti, quantità, modalità e tempi di lavorazione. Allora ho deciso di inventare e rischiare, però facendo uan cosa che non faccio mai, ovvero pesando tutti gli ingredienti e tenendo nota della sequenza esatta con cui facevo le cose.

Intanto (altra novità...) vi do le dosi esatte che ho usato io: 

400 grammi di farina 00
30 grammi di lievito di birra fresco (potete sostituirlo con quello secco, ma per le dosi dovrete regolarvi voi)
70 grammi di burro
150 grammi di zucchero
4 uova intere
un pizzico di sale
2 cucchiaini di scorza d'arancia essiccata (io la faccio in casa ogni inverno, ma potete usare della scorza d'arancia fresca)
200 grammi d'acqua

Questa la preparazione:
In una terrina grande mettete il lievito di birra sbriciolato, scioglietelo con 100 grammi d'acqua tiepida e fatelo riposare per 10 minuti. A questo punto aggiungere 100 grammi di farina, mescolate molto bene (dovete ottenere una pastella abbastanza fluida) e poi fate riposare al caldo per mezz'ora. Il lievitino deve aumentare di volume e diventare schiumoso.

Dopo la mezz'ora, aggiungere i 300 grammi di farina, tutto lo zucchero, gli altri 100 grammi d'acqua, le 4 uova intere (che avrete sbattuto a parte), un pizzico di sale, il burro fuso (io l'ho messo inuna tazza per 30" nel microonde) e la scorza d'arancia. Sbattete tutto insieme con la frusta a mano finché il composto non diventa liscio e cremoso. Ungete uno stampo per dolci di quelli apribili, senza infarinare. A quel punto lasciate riposare per un'ora abbondante al caldo (nel forno con la luce accesa andrà benone), finché il volume del composto non aumenta almeno della metà.

Togliete lo stampo dal forno, riscaldatelo a 180 gradi ed infornate mettendo una terrina con dell'acqua per mantenere l'umidità. Dovrete cuocere il composto per circa 40 minuti, ma dopo 35 controllate comunque con uno stecchino: magari il vostro forno cuoce più del mio.

Ah, dimenticavo: cotta ieri sera e mangiata stamani a colazione. E' venuta buonissima.